Cinzia

Postato mercoledì 27 dicembre 2023

5mm

INTJ

Ariete

5

4

La voce del deserto

Come gli Amazigh-Imaziyen i Figli del Vento. Così li chiamano i popoli del deserto. Yaz uomo libero e loro che hanno conservato quella libertà che noi abbiamo dimenticato. Non possiedono nulla rispetto noi, ma hanno tutto. Il deserto come oceano, e dune come onde, oasi che sono il centro della vita dove il tempo non ha significato, non è materiale ma scorre nei gesti, nei suoni, nei canti delle donne felici, negli occhi di chi osserva il volo di un falco e le stelle che sono coperta nella notte. Non conosco cultura più libera e viva dei Berberi, Tuareg. La loro pelle protetta da vari strati di tessuto per via dell’intensità del sole di giorno e del freddo di notte. E stesso quella protezione tinge la pelle, ma senza quei pesanti strati si rischia la vita. C’è una saggezza così profonda nei popoli del deserto che ti invito a scoprire. Con i loro colori, gioielli, simboli che tatuano sul corpo per proteggersi o per buona fortuna. Le donne del deserto sono libere quanto gli uomini. Allora Yaz è una parola davvero ricca di vita. Appartiene ad ognuno di noi.