Universi

Personality

Cognitivefunctions

cognitivefunctions

Cercare ciò che è più simile a noi stessi è segno di immaturità, la vera elevazione del pensiero sta nella sfida che ti si pone davanti quando devi scoprire qualcosa di diverso da quello che è il tuo pensiero.

Gli opposti.

Doppi sensi, doppi dischi, doppi...
Girando emettono suoni. L'importante è che non emettono epiteti impronunciabili.

🤬⚽⚽

E non sono tutti

Acidi e basi, metallo non metallo.
Sembrano parole legate alla chimica inorganica (beh chissà se sono legate ad altre esperienze extrasensoriali del gruppo).
🤔🤪
L'album d'esordio è un po' più "grezzo" e testi che sembrano criptici ma sicuramente c'è una dualità o significato che vanno aldilà del nome delle tracce, parlando di varie tematiche attuali tra religione e credenze popolari (dei mass media, della società conformista e così via). Un linguaggio non molto "giovane" come oggi ma l'influenza degli anni ottanta è palese (basta leggere un po' la storia del gruppo).

Metallo non metallo invece sembra più "duro" ma secondo me più ricercato del precedente. È uscito nel 1997, forse ne risente più di alcune tematiche di Franco Battiato, passando tra diversi generi e contaminazioni.

In linea generale, ci sono forse ispirazioni a David Bowie, U2, e Depeche Mode molto più evidente quando li si ascoltano con attenzione.

Fuori dal tempo

C'è chi ha "più facce" o anche "voltafaccia" di chi come i voltagabbana cambiano non espressione - quello sarebbe più consono - ma propriamente opinione da un secondo all'altro.

C'è chi invece prova stupore quando si incontrano individui "multiformi".

Per Luigi Pirandello, famoso in "Uno, nessuno e centomila" che dovrei avere e magari rileggere, ma anche da altre fonti che in questo momento non ricordo, tutti avremmo più facce.

In primis gli attori e attrici che indubbiamente per il loro ruolo nella società devono necessariamente "recitare" ma anche nella vita di tutti i giorni è un "esempio radicato" in diversi settori e attività.

Cambiare discorso, non essere soggettivi quando bisogna essere oggettivi, o prendere decisioni inavvertitamente senza avvisare o potrei fare numerosi esempi è soltanto un modo per "fare girare le scatole" da "freccia su" a "freccia giù" con il rischio di ribaltare il contenuto.

Se non si capisce, semplicemente è molto meglio farsi capire in maniera semplice. Dire senza problemi quale siano i problemi.
Se non si riesce a spiegarsi o comprendere dipende da diverse cose: non si è in grado di spiegarsi e non si è in grado di capire.

Maschere

Buongiorno! Il test MBTI è piuttosto vago e la personalità che ti esce spesso può essere che non ti descriva per nulla. Ho però trovato un modello più valido e preciso che indica esattamente come funzioni, dal sito "16 superpoteri", usa le stesse sigle dell' MBTI ma appunto spiega meglio come funzionano le varie personalità. Se hai dubbi e la cosa ti incuriosisce, parliamone pure qui 👍

Tipizzazione

Immagina di poterti liberare dai condizionamenti culturali ed essere il tuo stesso organo di propaganda.

Dove saresti, fra 5 anni?

https://youtu.be/IBdaUD7Pke4?si=-BLDSahJnxJp0Oqx

Naturale: sei libero di lasciare al potere la facoltà di costruiti in funzione del suo beneficio.

Ma sappi che lotterò per toglierti il diritto di voto, in quel caso.

✨☘️✨

Giovine

<<Ci sono "occhi per fissare" ed "occhi per guardare". I primi sono inutili senza macchina, i secondi lo sono in base all'individuo.>>

Esternazioni.
Foto 3,4. Rullino ilford FP4 Plus 125. Fine dicembre 2021, inizio gennaio 2022.
Foto 5,6,7,8. Rullino fotografico ilford Pan 100. Novembre 2021.

Non ho mai pensato di "guardare" tradizionalmente, nella fotografia non sempre è utile "vedere" semmai capire. Non copiare, ma soltanto visualizzare anche altri fotografi senza copiarli. Studiarne un po' le visioni senza copiare.
È un po' come i grandi maestri dell'arte e della pittura, o della letteratura: loro esperienze si trovano nelle loro opere ma soltanto loro ne sono a conoscenza.

Quindi, dopo averli studiati cancelliamo quello che abbiamo conosciuto e andiamo verso lo sconosciuto, l'inconscio e lasciamoci trasportare.

Anche nei rapporti interpersonali con chi ci sta vicino.

Prospettiva due.

La piramide olfattiva è una "disposizione" delle fragranze in base alla persistenza ovvero alla volatilità di ogni fragranza.

Non essendo un esperto di profumazioni non so granché ma ad esempio voglio segnalare due siti, "Accademia del profumo" e "Ateneo dell'olfatto" in particolare quest'ultimo spiega come funziona.

Comunque sia, un profumo è la combinazione sapiente di varie fragranze. Come ho compreso, ogni fragranza ovviamente ha una sua profumazione e persistenza e in passato erano estratte da fiori, piante aromatiche e medicinali e cortecce di legno ma anche da radici, muschio e così via. Insomma, c'è una vastità di essenze e in parte sono create anche in laboratorio (sintetiche).

Compito del profumiere o profumiera o colui/colei che si occupa di selezionare tali fragranze ovviamente è quello di creare un "qualcosa". Ma è anche l'unione di varie "essenze" che vengono suddivise in "tonalità": di testa, di cuore, e Note di fondo (rappresentate appunto dalla piramide olfattiva, andando dall'apice - di Testa - alla base - Note di fondo).

Le "note di testa" sono quelle più "leggere" e volatili che durano da pochi minuti a un paio d'ore ma sono quelle che "attirano" subito l'attenzione del cliente (credo che siano quelle fragranze che cercano di vendere il profumo, quelle che nell'immaginario collettivo razionale fanno decidere i clienti sulla "bontà" del profumo). Hanno un'alta volatilità. Sono estratte perlopiù da agrumi e frutti, erbe e spezie.

Le note di cuore invece sono le più "corpose" cioè consistono in più profumazioni dalla durata media fino a una decina d'ore e che si trovano nella parte centrale della piramide olfattiva. È il cuore del profumo e ne rappresentano la personalità. Sono note fruttate e fragranze floreali.

Infine, le note di fondo sono le fragranze che durano di più e quindi hanno una bassa volatilità. Le essenze sono perlopiù estratte da legni, muschi, tuberi e ambra.

Insomma, è sì una questione di naso (olfattiva) ma poi ogni creatore di profumi in base all'esperienza, alla personalità e altre sensazioni crea il profumo.

Profumi colori e musica (piramide olfattiva)

Ho inserito il tag "funzioni cognitive" perché i processi creativi passano da diverse "cose": ragionamento, percezione, conoscenza e linguaggio ecc ecc (anche se nella fotografia il "linguaggio" può dipendere da quello che il fotografo vuole fare significare e chi guarda può anche non comprendere).

La fotografia può essere più diretta e semplice nell'interpretazione ma anche ambigua e insignificante per altri.

La mente razionale deve sempre dare un significato, una struttura, un modo di concepire i processi e così via.

Non trovo le scansioni, credo in un hard disk. Quindi stavo guardando delle fotografie che avevo sviluppato e stampato in un negozio fotografico (cercando altro ma sicuramente conservate) e ho voluto prendere le stampe e fare delle foto da smartphone cercando di eliminare i riflessi (quasi impossibile ma non volevo perdere tempo con altre cose).

Se non ricordo male, verso ottobre del 2022. Qualche mese prima in estate, sempre del 2022 ovviamente, c'era stata una sorta di esposizione di editori e librerie locali, forse incontri con autori e alcuni gazebo e casette in legno che rimasero in quel periodo inutilizzate e tolte dopo diversi mesi.
In un giardino comunale "Felice Cavallotti" di Marsala (che è conosciuto per il nome "villa" o Villa Cavallotti che non c'entra nulla) ogni tanto nel periodo estivo organizzavano qualcosa per "ravvivare" una parte della città che non è molto frequentata.

Tralasciando questo, un giorno di ottobre di mattina avevo voluto prendere una macchina fotografica analogica compatta, di quelle semplici.
Similmente ad una compatta digitale ma questa a "rullino" ovviamente è molto più semplice: funziona a batteria (di un tipo ancora in commercio, del tipo mini torcia). Senza batteria ovviamente non funziona. Una volta inserito il rullino che la macchina "prepara" in automatico, appena è visibile il numero "1" è possibile scattare. Ma bisogna ricordarsi che c'è un autofocus che ovviamente non è possibile paragonare con le nuove macchine fotografiche. Va pigiato a metà il pulsante dello scatto, e appena pronto si scatta.
C'è una levetta per lo zoom (cioè il passaggio da un grandangolo, 24mm se non ricordo male, ad un tele da 80mm). Serve solo per avvicinare lo "sguardo" ed ovviamente c'è un piccolo mirino dove guardare.

Quindi, non mi aspettavo fotografie eccezionali perché era da almeno trent'anni che non usavo una macchina fotografica del genere.
Anzi, avevo usato delle "usa e getta" negli anni novanta e poi nulla. Soltanto verso il 2021 avevo utilizzato una reflex analogica ma è completamente diversa va preparata e ovviamente vanno regolate alcuni parametri.

Ma non è importante qui spiegare: alla fine avevo visionato le stampe e mi congratulo con me stesso perché effettivamente alcune fotografie erano "particolari" anche se io alla fine guardavo soltanto, tenendo ferma la macchina e non potevo contare sui tempi di esposizione che qui sono ininfluenti.

È soltanto per oggetti statici altrimenti dovevo utilizzare un rullino diverso.
Qui è un Kodak Gold 200, non adatto ovviamente per fotografia sportiva e oggetti in movimento veloce.

C'era una bella "500" che fortunatamente era ferma, con il guidatore che stava parlando al telefono o una cosa simile. Un attimo perché passavano auto.

Le successive foto dalla 2 alla 6 con l'unico "casotto" ancora disponibile, in attesa di essere smantellato.

Foto 7, un riflesso particolare.
Foto 8. Lo stesso portone na visto nell'intera struttura, con un particolare taglio di luci e ombre.
Figure 9 e 10. Cambiando l'asse di prospettiva.

Non ho altro in questo momento

Occhi, mente, cuore.
Anche un po' di "panza" non fa male... l'importante è evitare di abbuffarsi, cosa alquanto poco probabile in questi giorni.

Ma io ormai sono abituato a soddisfare la mia "fame" senza esagerare.
Dovrei sciorinare tutti i sensi, perché manca udito, olfatto, tatto.

Non tattoo 😅 che poi deriva da un termine tahitiano "tau-tau" in riferimento al suono prodotto dallo strumento - bacchetta di bambù con un ago che veniva picchiettato sulla pelle per ottenere il disegno - per effettuare i tatuaggi.

Non ho tatuaggi, comunque. Ma ci sono dei segni indelebili che non possono essere visti perché ognuno di noi porta "cicatrici" invisibili.

Comunque sia, in molteplici aspetti è necessario sviluppare tutti i sensi.
In tutti i sensi.

😅🤪

Così è... Ma anche no

Alcuni giorni fa, e per l'esattezza il 14, 15 e 16 aprile in edicola, allegati gratuiti de "La Repubblica" interessante approfondimento sull'intelligenza artificiale.

Il primo volumetto è soltanto una introduzione, sulla storia e le principali innovazioni tecnologiche.
Il secondo volume forse è quello più interessante per la maggior parte di chi "vuole" utilizzare i programmi per l'intelligenza artificiale, mentre il terzo volume è più un esempio di come possono essere utilizzati questi "programmi" nella vita di tutti i giorni.

Aldilà di questo e non approfondisco il discorso, bisogna saper utilizzare e sfruttare al meglio ma senza esagerare.

In sostanza è "saper fare" un qualcosa senza per questo saperlo fare. Mi immagino chi abbia speso migliaia di euro in corsi dedicati per la grafica vettoriale o fotoritocco, e poi altri che non sanno nemmeno la differenza e creare una foto senza utilizzare neanche una macchina fotografica. E neanche sapere le differenze tra software specifici per modificare una fotografia scattata.

Ora, liberissimi di utilizzarli, ma io preferisco creare con le mie competenze. E mani.

Se avessi un PC anche con il mouse e tavoletta grafica. Purtroppo il PC è morto due anni fa. Tra poco c'è l'anniversario.

😜

Eventualmente scriverò una sintesi dei volumi. Ho usato tre app per Android, limitatissimi perché molto probabilmente da PC è possibile ottenere script personalizzati.

Anche se è tecnologia bisogna utilizzare il cervello

Sto esaurendo i profumi in possesso, quindi appena ne utilizzerò altri cercherò di abbinare a qualche album musicale. 🫣😴

Dovrei scomodare, cioè prendere dai ricordi alcune profumazioni che ho utilizzato in passato ma preferisco fare le foto da me con quello che posseggo anziché prendere dal web cose che non posseggo.

Comunque sia, un profumo con fragranze "Tweed" (la scatola è di colore marrone chiaro così come il profumo anche se non è molto visibile dalle immagini). È una fragranza Country & gentleman (il testo ripreso dal sito ufficiale). Richiama il tessuto omonimo, il colore del cuoio, del legno, un mix tra eleganza e contatto con la natura. Bergamotto, pepe nero e rosa. Legno di cedro, zenzero e note marine. Vetiver, varie fragranze di legno e muschio.

Come non associare alla musica country e folk americana? Ma non posseggo nulla, è un genere che avevo ascoltato qualche anno fa (un paio di artisti tra cui Alan Jackson) e sostanzialmente poco innovativo nel senso che con poche variazioni è giunto fino a oggi. Forse chi lo ascolta o chi ha più dimestichezza potrà trovare differenze tra il sopracitato Alan Jackson e altri.

Comunque sia, forse gli album "John Wesley Harding" del 1967 e "Nashville Skyline" di due anni più tardi possono essere annoverati tra i dischi più country e folk di Bob Dylan. È strano come alcuni brani di Bob Dylan abbiano influenzato tutt'altro genere musicale. Che dire della traccia "The ballad of Frankie Lee and Judas Priest" da cui il gruppo metal "Judas Priest" prese il nome? O anche "All along the watchtower" che mi sembra fu ripresa da Jimi Hendrix?
Prima ancora "Like a Rolling Stone" dell'album "Highway'61 revisited" (1965) da cui i Rolling Stone presero il nome? E tanti altri riferimenti.

Così come "bufalo Bill" del nostro Francesco de Gregori e il più recente (2007 mi sembra) di Ben Harper & The Innocent Criminals, Lifeline che però è più rock e blues.

Musica, colore e profumo

Nella "foto 1" una schermata scattata da me durante la visione del famoso film d'animazione "Ratatouille". 2007 © Pixar/Buena Vista/Disney.

Foto 2, 3, 4, 5, 6. Stampe fotografiche di un rullino fotografico ilford SFX 200 (a quei tempi non avevo fatto le scansioni digitali) che risalgono al novembre del 2021.

Era da un po' che non guardavo "Ratatouille" e ne avevo approfittato alcune sere fa di rivederlo, dato che in certi casi non fanno granché alla TV o magari i film in programmazione già visti diverse volte o anche perché non mi piacciono.

Comunque sia, verso la fine del film - quando si viene a conoscenza che il topo è il vero "cuoco" anzi chef - c'è una delle scene più importanti di tutti i tempi dell'animazione contemporanea: il celebre e temutissimo critico culinario Anton Ego si ricrede nel giudizio dato al ristorante "Gusteau" che lui stesso aveva denigrato fino a fargli perdere una stella. Dalla perdita di una stella poi lo stesso "chef" morì di crepacuore lasciando le redini al "vice" e quindi poi da lì per diverse strane e fortuite coincidenze inizia la storia del "piccolo chef" dotato di un olfatto acutissimo e di una predisposizione naturale per l'arte culinaria.

Il discorso finale di Anton Ego, l'ultima recensione è un "atto d'accusa" verso una determinata categoria - i critici - ma anche alla società così retrograda e bigotta, che riconosce il talento solo da un nome e da quello che appare e non dal fatto che "creare" è infinitamente più coraggioso di giudicare.

La presa di coscienza è emblematica: da un piatto "povero" e di origine contadina (di cui in realtà si sono perse le tracce perché è talmente semplice che necessita di ingredienti molto diffusi in tutto il mondo occidentale) l'inflessibile Anton Ego, appena assaggia il primo boccone del piatto ratatouille egli ricorda i tempi di bambino di quando sua madre gli faceva quel piatto quando lui era triste.

La semplicità di pochi ingredienti. Siamo inondati di tecnologia (anche molti sembrano competenti ma in realtà non lo sono), attorniarti di decine e decine di comodità e poi ci si perde per piccoli dettagli che non sappiamo più riconoscere.
Troppa superficialità.

Sputare sentenze è all'ordine del giorno. Basta leggere anche decine e decine di commenti sui social. Poi, altri commenti su piattaforme di e-commerce inutili come l'immondizia.

Anzi, l'immondizia è organico e serve per molteplici aspetti.

Le foto sono state scattate con una "reflex analogica 35mm" sperimentando la visione senza guardare nel mirino (iperfocale).

Prospettiva

Ho alcuni rullini da utilizzare.
Un evento da immortalare.
L'undici maggio da osservare.
Cose più importanti da giustificare.

E intanto il 03_03_23 quando ancora esisteva una piazza. Oggi distrutta e ancora da terminare.
L'undici maggio si avvicina.

Foto 1. Mi potrebbe servire.

Foto 2, 3, 4. Bergger pancro 400 (sviluppo indecente ma non era prevedibile). Foto © Alessandro Pace

Ho altro da fare

Negli anni novanta c'era una pubblicità di un noto amaro e un altrettanto noto (allora) modello e attore israeliano. Nella pubblicità la famosa battuta "perché... Non so perché. Sono solo fatti miei" divenne un modo di dire ma c'è più di quello che sembra.
Ho inserito il tag che in realtà poteva essere anche altro ma credo che sia coerente con il "tutto".
Foto 1, 2, 3. Eric Bloom (Blue Öyster Cult).
Foto 4. Un libro e un quadro nativo americano (il quadro ha una sua storia ma non è possibile scriverla, è troppo lunga) 🤪
Foto 5. Schizzo veloce della copertina del libro 
Foto 6. Una foto di un paio d'anni fa, non ricordo esattamente ma credo ottobre 2023. È una stampa di un rullino fotografico. Ovviamente scattato da me.
Foto 7. Retro copertina "gommalacca" di Franco Battiato. Quando era morto avevo subito pensato a questa foto. Emblematica.
Foto 8. Uno dei tanti libri che mi hanno cercato, anzi forse non molti. Semplicemente scelgono il lettore, un po' come le bacchette magiche di Harry Potter anzi del negozio di bacchette magiche nel primo film.

Beh, certe volte non c'è certezza, sono situazioni particolari. Sicuramente il quadro dei nativi e il libro di Sanaka Hiiragi sarebbero da raccontare nei dettagli.
Ma anche altre storie.
Ma c'è poco spazio e pochissimo tempo per leggere.
🤪

Perché, non so perché

Negli ultimi giorni, per caso, su un famoso "social network" vedevo delle scatoline simili a quelle che si potevano vedere nei negozi di giocattoli (parliamo di bamboline, personaggi dei fumetti e così via).
Oggi vengono chiamate "action figures" e possono riguardare personaggi dei manga giapponesi o di videogiochi.

Ma la particolarità è che forse sono state create da qualche software di intelligenza artificiale, perché queste scatolette avevano all'interno dei pupazzi di persone o personaggi di fiction o famosi.

Non mi interessa ma dovrei vedere meglio così magari mi "impacchetto" pure io!

Intanto, le mie "action figures" (che in italiano cosa significa? Figure di azione? Figure di personaggi fantastici? Boh... 🤔😁).

Foto 1 - un trittico di Harry Potter.
Foto 2 - quando si comprende cipolla per colla (basta togliere o aggiungere "ip").
Foto 3 - malocchio Moody (😜).
Foto 4 - Luigi, l'idraulico che preferisco.
Foto 5 - Paul Newman (creato con la mia intelligenza umana, un po' di "olio di gomito" e poca pazienza).
Foto 6 - la mia azione in figura.

Nessun software di IA è stato utilizzato per maltrattare le foto e figure, compreso me!

© Alessandro Pace

Le mie "action figures"

Cosa dovranno fare gli Ex per ritornare da voi?

Domanda per le donne

Ho scoperto di recente di soffrire di plusdotazione cognitiva. Il mio lato da drama queen emerge già dall'avere usato la parola "soffrire". Per quanto sia una cosa di una banalità sconcertante da dire, e in quanto tale probabilmente non andrebbe affatto detta, il cattivo uso di questa facoltà che in condizioni funzionali sarebbe un vantaggio notevole è un inferno.

L'inferno davvero, solo che invece di fuoco e fiamme c'è una nebbia acida che infesta il vuoto.

Questo è quello che sento. Ogni cosa (con poche eccezioni che non rendono possibile la sussistenza emotiva) che potrebbe in una qualche misura dare gioia o senso, viene corrosa da un'analiticità feroce che la svuota di tutto. Il mare? Una grossa pozza d'acqua salata. La Gioconda? Mah è un quadro. La vita? Un susseguirsi di istantanee.

Non riesco a smettere di corrodere tutto, e sto male. Sto dannatamente male. Niente, o quasi, è mai abbastanza. E sono solo. Tanto solo. Anche in mezzo agli altri.

Corrosione

Raga, anche meno post depressi. Eddai.

Quanto è importante l'intelligenza del partner in una nuova relazione ?

Intelligenza

Ad esempio: esteticamente sapete che non siete male, ma nel momento in cui siete con qualcuno vi viene fuori quell'insicurezza che vi fa dire "... È troppo per me"?

Avete mai la sensazione di discrepanza tra come vi vedete e come siete realmente?

Vi siete mai posti se la mente ha realmente il limite di cui molti teorici esprimono il loro parere ma senza prove evidenti.. 
Potremmo essere una risorsa non espressa completamente in attesa di esplodere e rivelarsi?

Esiste un limite della nostra mente?

Energia. Siamo un concentrato di fotoni. Riconnettersi alla luce del l’alba ci riporta nella realtà.