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credo che nessuno sia davvero felice, contento a tutti manca qualcosa, qualcuno sempre o in un momento tutti desiderano ciò che non avranno mai siamo diventati così vuoti che ridiamo pure dei nostri guai forse i denti se ne cadono per i sorrisi forzati per tutte le volte che li abbiamo tenuti stretti nei giorni passati la libertà è qualcosa che possiamo avere solo pensando ma in campo siamo tutti gestiti, controllati dal tempo che con noi sta giocando con le nostre vite, i nostri sogni per quel poco che ci dà mentre il mondo ci toglie togliendoci le voglie, spegnendoci come candele e al primo soffio cadiamo come foglie crediamo di avere le forze per ribellarci ma non abbiamo manco più il coraggio di parlarci l'uno di fronte all'altro guardandoci negli occhi senza avere quella sensazione di soffocarci è un gioco che porta alla sconfitta certa nessuno vince, ognuno si annienta se dai il massimo o il minimo indispensabile c'è sempre un altro che si lamenta invece di giocarsela con te ti ostacola impedendoti di vivere la tua favola che anche se sai che non è reale ti ci aggrappi come ad una stella o a una nuvola perchè si ha bisogno di evadere anche solo per fuggire dai propri pensieri quando si capisce che ogni fottuta partita porta a zero diritti e infiniti doveri perciò resto in panchina, in tribuna, davanti allo schermo perchè non farò mai la differenza sono un fantasista sogno ad occhi aperti e mi sento libero e felice, lo faccio è la mia dipendenza